venerdì 15 agosto 2014

Caldo.

Giro e rigiro nel letto alle due e mezza di notte. Il cuscino è bagnato, dalla finestra non entra nemmeno un filo d'aria. Con enorme fatica mi tiro sù e vado in cucina, il frigo mi spara in faccia la sua luce del piffero mentre mi accanno alla bottiglia di Levissima quasi ghiacciata.

Prendo il pacchetto nero con la scritta oro e l'accendino, salgo su per le scale e vado in terrazza a cercare pace. Sfilo una delle sigarette, la accendo mentre guardo le luci di Taormina.

Fa caldo. Ma tanto. Mi dico (ancora una volta) che devo assolutamente dimagrire, perdere quintali di ciccia: mica per fare il modello, semplicemente per sopravvivere.
Sono qui da tre - quasi quattro giorni, non ho fatto altro che mangiare/dormire/pisciare/fumare (non necessariamente in quest'ordine); la moto dorme nel box da quando sono arrivato, l'ho usata solo una mattina per andare a far colazione e sono tornato a casa quasi collassato. Agosto in Sicilia non è una vacanza, è una punizione. So che dovrei andare a Siracusa a salutare i tanti e le tante amiche in ferie da quelle parti, ma la voglia è pari a zero. Domani poi è il 15 e se i tempi non son cambiati le strade saranno imballate fin da due o tre ore fa. No, rimango qui, rimango a casa. A soffrire il caldo.

Mi ero ripromesso di non viaggiare più con il caldo, ma questioni famigliari non prorogabili mi hanno spinto in strada; la disponibilità di due carissimi amici a fare un tratto di percorso insieme è stata decisiva nel preferire la moto all'aereo.

IL VIAGGIO

Lorenzo e Cristina vogliono andare in Puglia, e mi propongono di fare un pò di strada insieme; viaggiare in compagnia è sempre bello, per cui decido di accettare.
Sono bandite le autostrade, d'altraparte mica siamo automobilisti noi, e così ci troviamo a percorrere la prima metà dello stivale in direzione Anagni valicando e svalicando l'appennino e le colline tutte in generale. Il caldo impèra, la protezione aerodinamica della mia BMW R1200RT è totale ed io schiatto senza che un solo filo d'aria riesca a raggiungermi. Giriamo, ci perdiamo, ci ritroviamo, passiamo da asfalti osceni a piste a cielo aperto (ma sono di più i primi...), ogni tanto ci innervosiamo ma - insomma - alla fine arriviamo ad Anagni dove ci aspetta una doccia da Grand Hotel, una cena splendida ed un letto riposante :)

Il giorno dopo si riparte alla volta di Praia a Mare, dove ci aspettano altri amici. Altro bagno di calore insopportabile, altri chilometri; per (mia) fortuna ad un certo punto decidiamo di prendere la mitica A3: e finalmente posso far scorrere le ruote del mio camion senza timore di improvvise deviazioni in mezzo al nulla, senza paura di dover fare dietrofront cercando di rimanere in sella nonostante le pendenze, la sabbia, i cani che ci inseguono. Ho scelto la moto sbagliata per le esplorazioni, mi sono giocato un bel paio di jolly mentre vagavamo in zone industriali o campagne sconosciute ai più. Arrivati a destinazione mi aspetta stavolta la sorpresa di un b&b decisamente spartano, ma l'accoglienza della gente di Calabria aiuta a superare qualunque difficoltà ed anche questa nottata passa via serena.

Si riparte ancora dopo una piacevole colazione e due chiacchiere con la titolare del b&b, destinazione finale: CASA! Molto rilassante il tratto che da Tortora porta a Lagonegro in A3 (solo la sera prima è stato un inferno, pieno di auto guidate sopratutto da storditi incapaci di intendere e di volere...), quindi sardostrada e via verso il traghetto. Quando arrivo finalmente a Villa S.G. mi chieo perché tutti vadano ad infossarsi all'imbarcadero di Caronte quando quello delle FS è praticamente libero - oh, ma son gusti... Arrivo a casa nel primo pomeriggio, pranzo leggero, giù i bagagli, nanna.

Da ricordare: verificare PRIMA che il navigatore abbia registrato il percorso da fare; NON avventurarsi in strade di dubbia percorribilità; meglio un chilometro in autostrada che dieci metri in discesa con pendenza del 15% in campagna. Ad Avellino non seguire il navi, ma chiedere ad un passante - hanno rimescolato tutti i sensi di marcia e si rischia di girare in tondo per mezz'ore... A Fiuggi, entrando in paese, occhio alle pendenze: il rischio di caracollare per terra è elevato, se non tocchi bene coi piedi per terra. Ad Anagni, dormire alle "Stanze del Duomo" e mangiare al ristorantino subito sotto: prezzi modici a fronte di un lusso smodato.

LA MOTO

La BMW R1200RT è una gran moto da viaggio. La comodità del pilota è vergognosa, nel senso che ci si vergogna per quanto sia comoda. Certo. Sicuramente. Tutto vero, ma NON IN ESTATE - quando il muro di plastica che separa il pilota dal mondo esterno impedisce un qualsivoglia flusso d'aria (fresca o calda non importa, sempre flusso è). Detto questo, con un pieno sono riuscito a fare mediamente 450km; la velocità di crociera col parabrezza sollevato diventa imbarazzante (vedi sopra alla voce "vergognoso"). Mi manca la radio, che in taluni momenti avrebbe un suo perché. E' un pò troppo alta per me e nelle manovre brusche o in forte contropendenza ho perso litri e litri di sudore, temendo di doverla appoggiare a terra - ma sulle strade "normali" è sicuramente la moto giusta.

L'ABBIGLIAMENTO

La giacca IXS EAGLE, seppur priva delle membrane termica ed impermeabile, pur con tutte le prese d'aria aperte, è una giacca di plastica. Con il caldo estremo non la sopporto. Ricordo vagamente che con le giacche in pelle (traforate o no) la sensazione di "morte termica" era comunque inferiore, sarei curioso di riprovarne una. Detto questo, rimane un ottimo capo d'abbigliamento per le temperature che vanno dal "tiepido" al "freddo becco", anche se con acqua.

Il pantalone in cordura della DAINESE è ottimo per le gite a Caponord o comunque con climi fino ai 20°: dopo diventa uno strumento di tortura. Anche in questo caso ho ricordi tuttosommato più confortevoli di capi in pelle - probabilmente non sopporto la plastica sulla pelle a 40°... E mi torna in mente prepotentemente che devo trovare dei capi di underwear che mi isolino dal contatto diretto della plastica sulla pelle e magari che mi tengano un pò asciutto - tipo la roba che fa la SIXT, credo si chiami così quella marca lì-

Gli stivali OXTAR continuano fedeli a fare il loro mestiere da quasi dieci anni (mentre gli scomodi FALCO giacciono nella loro scatola, utilizzati credo due o tre volte e poi bòna lé: dovrò venderli); i guanti corti della IXS sono pressocché defunti dopo credo una o due stagioni, dovrò sostituirli.

Il casco modulare della XLITE va benino, ma considerando l'utilizzo mi sto davvero chiedendo quanto (mi) sia utile un modulare - d'altronde finché non riparerò l'801RR avrò poche alternative...

Buona recensione per il kit bluetooth di Interphone: con Lorenzo e Cristina abbiamo utilizzato i nostri F5 per chiacchierare durante quasi tutto il viaggio, la batteria resiste circa mezza giornata ma usandolo con un pò di accortezza si ottengono risultati migliori. Peccato per il non perfetto accoppiamento F5/navigatore/cellulare - ma forse anche lì, a leggere il manuale delle istruzioni, potrebbero esserci delle piacevoli sorprese, chissà!

I POSTI

Come scrivevo qualche riga fa, se doveste dormire ad Anagni vi suggerisco caldamente di prenotare presso "Le Stanze Del Duomo": non è un albergo nel senso stretto del termine, ma la suite 14 dove io ed i miei amici abbiamo dormito è molto ma molto bella, comoda e con un piccolo terrazzino panoramico godibilissimo. I costi sono decisamente abbordabili. Subito sotto alla suite (no ascensore, ma son solo 4 rampe di scale) c'è il ristorante "Hernicus": se si supera l'antipatia dei tavolini un pò in pendenza allora ci si prepari a gustare un'esperienza gastronomica molto interessante, basata sulle pietanze tipiche della zona. Servizio e cortesia degli addetti sono priceless :)

A Tortora - negli immediati pressi di Praia a Mare - sono stato ospite del b&b "Sunrise"; è una struttura relativamente semplice, credo vi siano cinque camere (delle quali solo tre con bagno privato). No aria condizionata in camera, no wifi: ma se dovessi dire che sono stato male mentirei e nemmeno poco :)

Adesso non mi rimane che tornare a letto, cercare di dormire e NON PENSARE al viaggio di ritorno - speriamo di non prendere troppo caldo, né una delle solite tempeste che dallo scorso Giugno stanno rompendo le palle da Roma in sù.

Buonanotte :)


http://www.lestanzedelduomo.com/
http://www.sunrisebeb.it/
http://www.ristorantehernicus.it/

I tre che fecero l'avventura!
Panorama dal terrazzino della suite

La cena all'Hernicus

La cena all'Hernicus

La cena all'Hernicus

Anagni by night

Anagni by night




Maratea by night



Maratea, la superluna, il Redentore e la sua chiesa


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