domenica 17 novembre 2013

Trieste.

Trieste. Per me non è una città, è un momento. Un ricordo. Una esperienza che non vedo l'ora di rifare. Ci sono luoghi che per mille ragioni entrano nell'anima, e Trieste è da sempre uno di questi. Ben prima di conoscerla le descrizioni della città nei libri di storia o nelle riviste dedicate al turismo me ne hanno fatto innamorare. Andarci spinto sempre da impulsi improvvisi credo sia stato normale, parte del "gioco": è una città che a ragionarci troppo non ci andrei mai, troppo lontana da ovunque. Ma ne sto parlando pure troppo, è un'esperienza molto intima e raccontarla non servirebbe a dipingerla così com'è per me: per cui mi fermo. Posso solo ripetere quello che in queste ore ho già detto diverse volte: fosse per me mi ci trasferirei domani. Buonanotte.

P.s.: affrontare un viaggio da quasi 500km in circa ventiquattrore, dopo una serata molto divertente ed un sonno breve e non immediato, è cosa che sento potrò fare ancora per poco; comincio ad essere vecchio, lo spirito c'è ancora ma il fisico inizia a chiedere altri ritmi. Finché potrò, comunque, viaggiare e socializzare sarà sempre il mio ossigeno :)

Trieste e dintorni. In splendida compagnia :)


martedì 12 novembre 2013

(Altra) casa dolce casa.

Una splendida mini vacanza dalla mamma ha il potere di far lievitare il mio girovita, ma lascia segni altrettanto importanti nel cuore, nell'anima. La mia terra natale è sempre affascinante, anche quando non dovrebbe. Continuo a non trovarmi in linea con una certa socialità giarrese o catanese in generale, ma son cose che con un minimo di savoir faire per la durata di una vacanzina si possono sopportare. Ad ogni modo il cielo era splendido e l'Etna più gagliarda che mai. Buonanotte :)


domenica 10 novembre 2013

Casa dolce casa!

Poco da dire e poco da fare: laddove altri elementi socio culturali possono segnare uno iato, cucina aria e panorami lo ricuciono. Marcello ha ragione quando parla di sirene. Questo posto ammalia.

sabato 9 novembre 2013

Casa dolce casa?

Questo posto è speciale. Questo posto è pieno di perché.

Vista dall'alto, dal finestrino dell'aereo, la Sicilia è una regione splendida. Tralasciamo che oggi, già Novembre, in spiaggia c'era gente a fare il bagno;  ma no, dico: il verde vivo dei Nebrodi o lo skyline sempre diverso della Montagna, il blu del mare e il nero del cielo con tutte quelle stelle... ma che ce manca, dico, per poter competere con chiunque?

Poi, quando sotto casa oltre mezzanotte un bimominchia si mette con lo stereo a palla, cominci a capire che qualcosa manca. Ma già a Fontanarossa quando vedi (e senti) il personale di terra - così diverso da quello del Marconi -  intuisci che qui è diverso. Nel bene e nel male.

Questa non è Italia, questa è la Sicilia: fin troppo orgogliosa della sua unicità, gelosa delle sue bellezze, poco propensa a scollarsi dal suo carattere "spacchioso", dal suo modo di fare strafottente. Qui è tutto "più": più bello, più buono, più nobile o volgare, più perfetto o scadente. Niente vie di mezzo.

Soprattutto all'ombra dell'Etna, la cui esistenza dinamica ma al tempo stesso statica dicono influisca pesantemente anche sul carattere dei locali.

Avevano ragione Tomasi di Lampedusa e Sciascia.

P.s.: la pastasciutta della mamma, le sue olive schiacciate, le melanzane, la crema di peperoncino. Il pane! Come si mangia qui non si mangia da nessun'altra parte.

venerdì 8 novembre 2013

Catania.

Alla fine di una lunga settimana, la prima di questa per me nuova esperienza da disoccupato, si va a casa dalla mamma.

Sarà uno stacco utile. Tornare al mare, all'Etna, rivedere gli amici di una vita passata: allontanarsi dallo smarrimento della mia vita attuale.

Adesso dormo: oggi è stata lunga, domani tra una cosa e l'altra lo sarà di più.

P.s.: la MV Turismoveloce fa veramente cagare. Devo invece rivalutare il GS 2013: credo che andrò a provarlo. L'RT e più bella quella attuale, la Caponord se non fosse Aprilia sarebbe molto carina.

martedì 5 novembre 2013

Sembra passato un anno...

...ed invece son passati pochi giorni. Forse le strategie difensive del mio cervellino hanno lavorato (e stanno lavorando) bene, forse era necessario essere "operativi" per affrontare altre situazioni, fatto sta che insomma le lacrime sono solo un ricordo. Un ricordo: con la memoria che mi ritrovo capisco suoni come un'ossimoro :)))

Dopo due giorni di pieno smarrimento - supportati grandemente dalla vicinanza degli amici e da zuppiere di pastasciutta... - sono tornato splendido e splendente pronto ad affrontare con scioltezza l'udienza di separazione (tre minuti netti, coi complimenti del giudice per la tranquillità mia e di Cristina nel chiudere la partita). Un pensiero in meno da gestire.

Per il "giringiro" dovrò attendere un pò, l'agenda è già piena di scadenze importanti a brevissimo ed anche di viaggi di piacere (non in moto...) pianificati da un pò. Ma va bene, va benissimo così. 

Per aspera ad astra, si diceva un tempo: vediamo un pò se è vero ;)

venerdì 1 novembre 2013

The day after.

Non sono proprio tagliato per gli addii. Ieri è stata una giornata difficile, molto. Già ultimare lo sgombero della mia postazione era un continuo richiamo alla lacrimuccia. Sapere che da Lunedì la mia scrivania sarà occupata da un altro non so se mi ha fatto stare meglio.

Il momento dei saluti mi ha poi dato la mazzata finale, non ce l'ho fatta a rimanere sereno. Certo, non stiamo parlando di un "non ci rivedremo mai più" - non in teoria almeno; ma comunque è la chiusura di una pagina di vita durata dodici anni, dodici anni di consuetudini, di ritmi, di facce, risate, sigarette, umanità. Comunque vadano le cose non rivivrò mai più il mio ufficio, il mio pc con tutti i tool che avevo trovato ed installato per tenere tutto sotto controllo, le mie stampe alle spalle con i riassunti tecnici della rete e qualche cazzata messa lì a personalizzare un pò il mio angolo. Con tutto che siamo forti e superiori a certe boiate, siamo anche umani e rompere un'abitudine così vecchia fa male. A me almeno ha fatto molto male.

Per fortuna la chimica mi ha dato una mano a staccare la testa per qualche ora, ho spento il cervello dalle 18.00 fino a stamattina. 

Oggi è un altro giorno, oggi ho altri pensieri in testa e insomma va bene così.
Oggi voglio rilassarmi, svagarmi, non pensare a nulla di impegnativo.
Adesso mi doccio, poi chiedo al conto corrente cosa ne pensa di un mio girello in moto altrove (molto altrove) e se non me lo boccia proverò a sparire su qualche collina o spiaggia per un paio di giorni.

By the way, Lunedì avrò la prima udienza per la separazione: anche se quella faccenda è stata gestita in maniera decisamente diversa, molto soft, non posso non pensare che all'alba dei 43 mi ritrovo a dover ricostruire tutto. Stimolante, certo, ma è anche segno che forse avrei dovuto gestire le cose in maniera diversa. O no?

Vabbé.
Indocciamoci, poi si vedrà.
Siate felici.
Ale