mercoledì 30 ottobre 2013

-1

Oggi passaggio ufficiale delle competenze. Vedere il mio lavoro sezionato, pronto ad essere esternalizzato o gestito da altri: mi sono sentito come vivisezionato. Esperienze,  know how, tutto passato al microscopio ed impacchettato. Un bel pò triste. A questo punto spero che domani si chiuda almeno questa prima fase, diversamente mi sentirei inutile: una zavorra. Memo per le prossime esperienze lavorative: fare in modo già in partenza di trattenere le conoscenze, o in alternativa chiedere che anche gli altri distribuiscano parimenti le loro.

martedì 29 ottobre 2013

-2

La catena, inesorabile, inizia a scendere. Come l'ultima settimana a naja, anche nella mia situazione il count down non è comodo: saperti un "walking dead" inevitabilmente apre punti di vista fino a prima neanche immaginati.

Ho in canna tutta una serie di attività necessarie alla mia ripartenza che però non riesco a fare, perché comunque fino ad oggi torno a casa stanco - da venerdì scorso soprattutto abbastanza "masticato" psicologicamente. Posso concedermi una chiacchiera con l'amico, una pizza e cinema, ma non c'è rischio che inizi la conversione del cv nel nuovo formato Europass: per quello ci vuole la mente fresca, attenta, pasticciare il cv o la lettera di presentazione (che già adesso non sono perfetti) significa rischiare di bruciarsi le candidature.

Non vedo l'ora di chiudere il capitolo, non vedo l'ora di voltare pagina: gli interregni mi ammazzano.

Mah.
Devo farmi forza e coraggio.
Mah.

lunedì 28 ottobre 2013

-3

...confesso che più mi avvicino alla data e più sento un "cambiamento nella Forza" (mode Darth Vader on)...

venerdì 25 ottobre 2013

-6

Una strana calma mi riempie. Come una marea buia e silenziosa. Sono tranquillo aspettando la fine della giornata.
L'attività di oggi è stata al 65% evidenziare le mie attività, le mie macro e micro aree di competenza,  di intervento. Per quotare le attività da smistare agli altri reparti ed all'esterno, ma - pro domo mia - per rimpolpare il cv.

A fine giornata ho iniziato ad inscatolare le robe da portare via, a staccare le stampe dalla mia bacheca. Adesso la mia postazione è praticamente anonima, prima di qualsivoglia personalizzazione. Bah, forse un po triste, ma forse no.

Prima di uscire dall'ufficio mi sono lasciato andare ad un monologo sulla gestione (mia) dei cambiamenti traumatici, sul lavorare per vivere e non viceversa, sulla ottima insegnante avuta in dodici anni a lavorarci di fronte - Elisabetta è un mio piccolo mito, professionalmente parlando.

Obiettivi del week end, LinkedIn ed i cv per gli amici.
Sapersi vendere: lo starò facendo nel modo giusto?

Buonanotte.

giovedì 24 ottobre 2013

-7

Bah. Non ho troppa voglia di raccontare,  stasera. Sono stanco. In ufficio ho continuato a sgomberare e passare consegne. Le facce di tutte e tutti sono un po tirate. Anche la mia faccia è un po tirata.

Aveva ragione Franco, restare li fino al 31 da un lato mi aiuta a gestire bene l'uscita, dall'altro inevitabilmente logora un po. Conoscendo il mio destino vorrei già essere fuori, vorrei dedicarmi full time al mio c.v., al profilo Linkedin, al futuro insomma.

Vabbé. Dai.

Sto pensando che forse forse un due tre giorni in moto se il tempo tiene quasi quasi me li farò. Cambiare un po aria male non può farmi, anzi. Vedremo.

Vedremo.

mercoledì 23 ottobre 2013

-8

Ufficio. Mille piccole e grandi cose da fare. Controllare le procedure, illustrarle. Dare una mano ad una collega che è più un'amica. Salutare un fornitore che è più un amico - un curriculum in più in giro; farsi preventivare un buon pc, perché gestire le email sul tablet (che andrà via, è aziendale...) non è comodissimo. E poi: salutare un capoarea in visita, risolvere un altro ciappino, giornata vispa!

E poi: aperitivo con un carissimo amico che non vedevo da una vita, quindi a casa, dove devo lottare con una lince per il mio cuscino. Mi mancherà,  la mia lince domestica.

Due chiacchiere con un fradeo a Maidstone, altre due con un altro fradeo a Varsavia, altre due con (again!) un altro a Bologna. Una chiacchiera con una figlia che avrei voluto, un saluto veloce alla mamma e - phew!- s'è alfine fatta una certa. Nel bailamme globale ho mandato via una candidatura, forse due.

Avrò la pressione a mille, meglio prendere qualcosina stasera.

Daje ché domani è un altro giorno :)

martedì 22 ottobre 2013

-9

Il fumo - e l'umido - di questi giorni mi hanno messo ko. Oggi sono rimasto a letto, meglio un giorno di tachipirine che rischiare di perderne di più dei pochi che mi rimangono in ufficio. Unico fatto positivo della giornata, il certificato medico per la palestra - entro fine settimana andrò ad iscrivermi. Ogni tanto monta un pò di paura per il prossimo futuro, ma per adesso tengo botta :)

Dovrò rendere questo tablet in azienda, sto ragionando sul comperarne uno o limitarmi all'acquisto del laptop - che comunque dovrò affrontare, non ci sono storie. Il tablet è oggettivamente comodo, ma avendo già uno smartphone forse potrei risparmiare e fare tutto col piccolo S2. Vedremo.

Dai, che domani è un altro giorno.

lunedì 21 ottobre 2013

- 10

Lunedi 21 Ottobre, meno dieci giorni.

Giornata intensa, pesante, un pò stressante; riunione generale per ricevere i perché ed i percome dal GM, qualche tentativo di dialogo non andato esattamente a buon fine - ma, voglio dire, c'era tranquillamente da aspettarselo.

L'azienda si trasforma con una fretta impressionante, mancano solo le sirene anticollisione ed il quadro sarebbe completo. Anni di storia e storie, di vite, di impieghi e collaborazioni, di successi e fallimenti, di risultati aziendali e sindacali improvvisamente stracciati per tentare di non affogare. Mala tempora currunt.

Mando curriculum come messaggi in bottiglia, devo solo aver pazienza - o magari un pò di culo, oppure entrambi :)

Continuo a ricevere dritte su come superare la crisi, anche semplicemente non sentirsi soli in questi momenti è una gran cosa. Faccio sempre una faccia strana quando mi rendo conto di avere tanti amici ed amiche - come se non lo sapessi, poi. 

Calmo, devo restare molto calmo: e se rallento con le sigarette potrei anche farcela ;)

A domani.

domenica 20 ottobre 2013

Si cambia rotta.

2 Febbraio 2001: inizia la mia avventura bolognese, il mio viaggio più complesso, vengo assunto in Bahlsen Italia. E' una società interessante quella che vedo: circa quaranta dipendenti, una struttura IT un pò confusa - nei miei anni milanesi ci ho fatto l'abitudine... - ma un'atmosfera da grande famiglia, dove mi sento quasi subito a casa.

18 Ottobre 2013: ricevo la mia lettera di licenziamento, insieme ad altri tre colleghi. Nel corso di dodici anni la famiglia si è sgretolata, l'azienda funziona ma non come dovrebbe, sopratutto gli ultimi due anni il business lascia sul campo parecchi punti di mercato - in un mercato che già di suo è in contrazione.

Dodici anni. Dodici anni durante i quali mi sono sposato, mi sono separato, ho vissuto in quattro case, ho avuto cinque moto e cinque gatte.
Dodici anni di colleghi ed ex colleghi - sopratutto ex colleghi: Ezio, Edvige, Paola e Paolina, Morena, Katia, Luca, Sabrina, Antonio, Massimo, Franco, Werther, Marco, Marika, Margherita. Alcuni ancora li frequento, più o meno spesso: di altri ho perso completamente le tracce. Facce che non rivedrò più.

Dodici anni di uffici che hanno cambiato forma tante volte, di computer sempre più potenti, la famiglia Windows dall'edizione 98 alla ultima 7 Professional. Da qualche parte dovrei ancora avere un cd originale di MS Office 97 Pro.

Adesso si cambia, si volta pagina. Dopo dodici anni mi rimboccherò le maniche per capire dove e come reinventarmi, per scoprire se sono ancora in grado di vendermi - e vendersi bene oggi non mi pare sia facile già a priori...

Mi sento strano. Il cambiamento mi disorienta. Un cambiamento simile poi potrebbe tranquillamente terrorizzarmi - però non ho paura, non ancora almeno. I tempi sono cambiati per tutti, era da mettere in conto che cambiassero anche per me. Niente premio di produzione a fine anno, la quattordicesima temo rimarrà un ricordo, per non parlare poi delle sei settimane di ferie pagate. Andati, puff!

E non sto parlando delle piccole cose di ogni giorno: i sorrisi, gli scazzi, le chiacchiere. Come sopra: almeno il 90% sono volti che non rivedrò più.

Ok. E' necessario darsi da fare. E' indispensabile muoversi per cercare un nuovo equilibrio: e come dissi qualche tempo fa ad una carissima amica, io sono un motociclista: se mi fermo cado.

Sursum corda!