Ci sono momenti in cui l'amicizia di un piccolo ma felice gruppo di scoppiati diventa o "è" fondamentale per la tua sopravvivenza.
Ci sono momenti in cui la concentrazione di alcool nel sangue ti creerà sicuramente problemi, domani: ma nel frattempo i problemi te li risolve. O ti aiuta a metterli - come la polvere - "sotto al tappeto".
Ci sono momenti in cui ESSERE una bestia metà uomo e metà macchina, una bestia da poco più di cento cavalli per quasi quattrocento chili di peso, ti fa sentire vivo. Ci sono momenti in cui avvertire la fragilità della tua esistenza mentre il tuo ESSERE viaggia a pochi centimetri da un suolo, ad una velocità diciamo di circa centosettanta chilometri orari, ecco: ti senti improvvisamente libero da ogni vincolo, ti metti in gioco e ci stai dentro.
Ci sono momenti in cui vorresti sporcarti del suo rossetto, in cui vorresti stringerle il seno quasi a farle male: ed è solo una tua idea, perché sei da solo, respiri l'aria fina di una notte autunnale da dentro un casco mentre il mondo ti vola indietro a circa centosettanta chilometri orari, le luci degli svincoli illuminano le tue traiettorie e le dita della tua mano destra accarezzano nervose la leva del freno anteriore.
Ci sono momenti in cui quasi naturalmente cambi strada per tornare a casa, perché "quella" non è più la TUA strada, e quella non è più la TUA casa.
Ci sono momenti in cui il vento e la pioggia diventano - nonostante le rotture di coglioni a tener diritta la moto con te sopra - il tuo ambiente naturale, il tuo habitat migliore.
Ci sono momenti che sono solo momenti, fottutamente irrazionali, dove chi guida non sei tuo ma il tuo "super io" - illogico alla luce del giorno ma così freddamente razionale quando il buio ti circonda.
Sono solo momenti.
Passano.