Mi lamento che quando avverrà sarà triste lasciare mia figlia.
Sarà fredda la mia nuova casa, spoglia. Ma sarà netta quanto più possibile, confortevole anche se essenziale; ed al posto di quadri alle pareti lascerò che siano i ricordi dei chilometri fatti a tappezzarle davanti ai miei occhi socchiusi - già sognanti, già pronto a ripartire. Il mio futuro è un nastro d'asfalto, strada alpina bagnata, la visiera appannata, l'umido nelle ossa: ma un enorme respiro, un enorme sorriso, un panorama nuovo ogni volta che potrò. Il senso è: viaggiare. Il senso è: perché è bello, perché il film te lo costruisci tu dentro al casco, sei tu il regista.
E quando guarderò una gatta, ovunque mi trovi, vedrò mia figlia :)