mercoledì 22 gennaio 2014

Quando sarà.

Mi lamento che quando avverrà sarà triste lasciare mia figlia.

Sarà fredda la mia nuova casa, spoglia. Ma sarà netta quanto più possibile, confortevole anche se essenziale; ed al posto di quadri alle pareti lascerò che siano i ricordi dei chilometri fatti a tappezzarle davanti ai miei occhi socchiusi - già sognanti, già pronto a ripartire. Il mio futuro è un nastro d'asfalto, strada alpina bagnata, la visiera appannata, l'umido nelle ossa: ma un enorme respiro, un enorme sorriso, un panorama nuovo ogni volta che potrò. Il senso è: viaggiare. Il senso è: perché è bello, perché il film te lo costruisci tu dentro al casco, sei tu il regista.

E quando guarderò una gatta, ovunque mi trovi, vedrò mia figlia :)